Rivodutri, “La poesia al centro del mondo – doniamo versi alla tua città”

Rivodutri

Rivodutri è un bellissimo paese in provincia di Rieti ed è stato omaggiato con una poesia dedicata unicamente alle sue bellezze e peculiarità da Elisabetta Pamela Petrolati, in nome del movimento di “Rinascimento Poetico”. Infatti il sindaco di Rivodutri, Michele Paniconi, ha subito e con entusiasmo aderito all’iniziativa del Movimento: ”La poesia al centro del mondo- Doniamo versi alla tua città”.

Il Comune ha molto apprezzato la poesia e ha invitato l’autrice a leggerla durante un evento riguardante l’intero paese “Suoni Di-vini tra le radici della nostra regione”, il giorno 31 luglio 2021, lungo le sponde della meravigliosa e suggestiva sorgente di Santa Susanna. Erano presenti il sindaco di Rivodutri, il sindaco di Rieti, vari rappresentanti della Regione Lazio e conduttori televisivi RAI, ed era possibile degustare le risorse enogastromiche del reatino disposte nei vari stand.

Ora, tra le incredibili ricchezze, le bellezze naturali della zona e l’eredità della presenza di san Francesco, Rivodutri ha delle parole solo per lei ( perchè così l’ha personificata l’autrice: “una fanciulla nel verde dolcemente adagiata…”) che aleggiano tra le sue verdi forme e scorrono nelle acque sorgive.

Di seguito il testo della poesia:

A Rivodutri

A Rivodutri,

come fanciulla

nel verde

dolcemente adagiata,

una lunga mano

ha profuso doni,

un profondo sguardo

l’ha scelta.

Luogo protetto

da passi santi,

acque adamantine e

fronde benedette.

La bellezza

ha bussato,

e Rivodutri ha

aperto la sua porta.

Sotto il suo arco,

allo sguardo di

Diòniso e Arianna,

si uniscono

cielo e terra,

vita e morte,

alchimia della

trasformazione di

sentimenti umani

in amore incorruttibile,

chiave di volta

delle qualità dello spirito.

Guardiana del portale

è la Natura forte,

rigogliosa e feconda;

sorella, sposa, madre

di Francesco che,

camminando lungo

la via che ora

porta il suo nome,

qui ha sostato

lasciando le sue preghiere

e le sue benedizioni.

Un faggio da secoli

protegge, con il suo materno

intreccio di rami,

il ricordo e il simbolo

del patto tra cielo e terra

offerto da mani nude

e piedi scalzi:

che non abbia a morire,

(sacrilegio!) nel tempo

e nei cuori.

Tutto è antico e tutto

si rinnova allo sgorgare a

Santa Susanna dell’acqua

che guida il cammino

tra verde e azzurro

fino alla placida piana.

Profuma di tartufo e

arte nuova questa terra

che guarda al futuro

con occhi sicuri, poiché

è stata amata,

la terra di Rivodutri

che il cielo con il sacro

ha baciata.

Elisabetta Pamela Petrolati

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